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Il progetto MODENA ATLETICA per i ragazzi dai 16 anni

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L' Atletica Leggera è sicuramente la madre di tutti gli sport, la disciplina sportiva di base: il correre, superare ostacoli in corsa, il saltare in elevazione o in lunghezza, il lanciare, sono l’abc della maggior parte delle discipline sportive praticate ma anche gesti del nostro quotidiano vivere che noi abitualmente utilizziamo, fanno parte di un nostro patrimonio genetico, un dono che abbiamo sin dalla nascita. La grande differenza dell’essere umano è quella del nascere donna o uomo ma sono le caratteristiche genetiche di ognuno di noi che ci permettono di contraddistinguerci l’uno dall’altro, occhi chiari o scuri, capelli lisci o ricci, alti o bassi, ecc., ecc.; ed anche dal lato “sportivo” si nasce con delle predisposizioni naturali per fare una cosa piuttosto che un’altra, si può essere più “resistenti” piuttosto che “veloci” oppure
più “forti” o più “agili”, ecc., ecc.

 

La storia ci insegna che proprio dall’esaltazione di queste predisposizioni genetiche, dal confronto delle personali attitudini e  predisposizioni naturali di ogni uomo, abbinate a regole semplici come lanciare più lontano o correre più veloce, hanno fatto si che nascesse l’atletica leggera. Con il tempo si è affinata la tecnica dell’allenamento di queste “doti naturali” facendo si che il gesto tecnico sia diventato più “armonioso” e “produttivo” dal punto di vista del risultato finale. L’età giovanile (8~15 anni) è senz’altro, per quel che riguarda la specializzazione propria dell’atletica ed anche degli altri sport, il momento migliore per intervenire su questi meccanismi. L’allenamento calibrato e proporzionato alle capacità recettive del giovane hanno lo scopo di amalgamare il naturale percorso dello sviluppo fisico alla corretta postura ed esecuzione del gesto tecnico e se si è stati bravi a non cadere nel “tranello” della specializzazione precoce arriveremo ad avere giovani atleti di 16~17 anni pronti per affrontare un’attività agonistica con le giuste basi tecniche, con il giusto grado di maturità per decidere come e che livello di impegno dedicare alla disciplina sportiva ma soprattutto con l’entusiasmo dello scoprire ancora aspetti nuovi che altrimenti, con la specializzazione precoce, si sarebbero già esauriti. Per quel che riguarda l’Atletica Leggera nella nostra realtà provinciale ma anche regionale, questo compito di formazione sportiva del settore giovanile è pienamente assolto dalle varie Polisportive locali e da singole società di atletica leggera, affiliate ai vari enti di promozione sportiva. Nel nostro territorio la UISP è senz’altro l’ente di riferimento principale per le Polisportive ed alcune società. Nella UISP c’è il punto di incontro, di raccolta e di studio delle varie problematiche che sorgono nelle singole realtà locali e, tramite tavoli di lavoro, si opera con il confronto e lo scambio di esperienze alla ricerca di soluzioni comuni e ottimali da riportare sul territorio.

 

Proprio un anno fa, da una di questi tavoli di lavoro, è emerso un problema comune di alcune società di atletica leggera della provincia (Pol. Castelfranco, Pol. Spilambertese, Pol. Nonantola, Società Atletica Sirio Nonantola, Società Laprimaveratletica di Formigine) che è quello dell’abbandono, da parte dei ragazzi, dell’attività in pista dopo il settore giovanile (16 anni). Dopo varie considerazioni si è arrivati alla conclusione che le principali cause sono: l i maggiori impegni scolastici, dovuti al passaggio dalle medie alle scuole superiori che oltre allo studio implicano anche un tempo perso dovuto allo spostamento per e dal capoluogo provinciale dove risiedono le principali sedi scolastiche, l l’arrivo dell’adolescenza, che coincide con il termine del percorso di formazione giovanile, in questa fase vi è la scoperta di interessi diversi oltre allo sport, come ad esempio la musica o le relazioni sociali allargate a nuovi gruppi (nuovo ambiente scolastico) o più semplicemente “relazioni personali”. Chi decide di continuare l’attività incontra comunque altre problematiche del tipo: l il passaggio dal settore giovanile a quello assoluto dove l’agonismo è
parte preponderante dell’attività e non sempre si ha la capacità di gestirlo, l il livello tecnico di preparazione che è sempre più specializzato per cui occorre personale qualificato in grado di gestire al meglio gli aspetti tecnici delle singole specialità. Abbiamo anche riscontrato che nostri atleti, che hanno deciso di passare a società qualitativamente più strutturate per affrontare il settore assoluto, nella maggioranza dei casi hanno poi abbandonato in quanto, la realtà dei fatti, è che il risultato
tecnico che si vuole ottenere è comunque legato all’impegno profuso quindi occorre una mentalità dell’atleta disposta al sacrificio (tradotto: passare dai 3 allenamenti
settimanali del settore giovanile ai 4/5/6 e anche oltre del settore assoluto). Altro problema riscontrato è che con il forte calo di coetanei, per i vari motivi prima citati, viene a mancare il senso di appartenenza alla squadra, viene a mancare il supporto dei compagni con i quali condividere vittorie e sconfitte, gioie e delusioni e obiettivi comuni. In sostanza viene a mancare il gruppo… la squadra.

 

Da queste considerazioni è nato il progetto MODENA ATLETICA.

 

Modena Atletica è una società nata dall’idea del comitato UISP provinciale di Modena con il contributo economico di Sport e Sicurezza del gruppo Carige Assicurazioni con lo scopo principale di riunire sotto una “unica bandiera” tutti i ragazzi che passano al settore assoluto, dalle società prima citate, facendo si che i ragazzi si vengano a trovare in una realtà numericamente importante e tecnicamente in grado di dare una risposta alle loro esigenze, mettere le strutture tecniche societarie di ogni gruppo a disposizione delle altre società che ne sono sprovviste per aumentare la qualità dei servizi a disposizione dell’atleta, l dare ai ragazzi la possibilità di allenarsi nella struttura societaria di appartenenza o in quella di una società consociata consolidando così maggiormente il senso di squadra, l mettere a disposizione le varie esperienze degli istruttori e tecnici, di ogni singola società, per dare una risposta qualitativamente migliore alle esigenze degli atleti, l accompagnare l’atleta nella scelta di come e in che modo affrontare l’attività agonistica, in base alle sue disponibilità oggettive, senza l’obbligo del risultato “importante” ma incentivando la responsabilizzazione dell’impegno preso come mezzo educativo verso i compagni e la squadra stessa. Il 2010 è stato il primo anno di attività di Modena Atletica con 23 atleti del settore assoluto che hanno praticato atletica su pista a cui vanno aggiunti 41 podisti di corsa su strada. Questi 23 atleti hanno partecipato, nel corso dell’annata, a 36 manifestazioni agonistiche coprendo  circa 300 gare e anche se, risultati tecnici di rilievo non ce ne sono stati, di importante sicuramente c’è stato il fatto di vedere questi ragazzi gareggiare per Modena Atletica con orgoglio a conferma della bontà del progetto! Conclusa l’annata 2010 si sono fatte considerazioni importanti sull’attività svolta e da queste considerazioni si è pianificata la nuova attività del 2011.

 

Grazie a questo progetto, in virtù del passaggio di settore (giovanile/ assoluto) quest’anno, dalle società consociate, sono  stati tesserati altri atleti che hanno dato vita e corpo ad una squadra Allievi/e di tutto rispetto. I primi risultati non si sono fatti attendere anzi… ci hanno colti un po’ impreparati! Nelle due prove del campionato di Società di Corsa Campestre, disputate a Ferrara il 9 gennaio e a Rubiera (RE) il 6 febbraio, la nostra squadra Allievi, formata prevalentemente da Allievi 1° anno, si è classificata al terzo posto acquisendo così il diritto di partecipare ai Campionati Italiani di Società di Corsa Campestre Finale Nazionale disputati a San Giorgio su Legnano il 27 febbraio 2010. Le nostre “matricole” hanno ben figurato ed hanno chiuso la competizione classificandosi al 32° posto a livello nazionale. Gli artefici di questo inaspettato e meritato risultato sono: Matteo Moschini (provenienza: Pol. Spilambertese) e Simone  Cremonini, Jawed Itrbi, Ivan Cacciari, Davide Gobbato, Tomas Guasconi e Enrico Mazzoli (provenienza: Pol. Castelfranco E.). Altri risultati importanti sono stati i 5 “minimi” conseguiti da  re giovani matricole Castelfranchesi del 1° anno Allievi/e. Ivan Cacciari, Marco Finessi e Alice Colombari, che lo scorso anno militavano nella categoria giovanile  Cadetti/e) della Polisportiva Castelfranco Emilia, quest’anno hanno centrato un traguardo importante conseguendo il fatidico minimo (“minimo” = risultato gara minimo imposto dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera) per poter partecipare ai Campionati Italiani FIDAL su pista (indoor e outdoor). I Campionati Italiani indoor  vengono disputati nel nuovo e bellissimo impianto di Ancona, una pista al coperto di 200 m, teatro di gare nazionali ed internazionali. Detti Campionati sono stati  suddivisi in due momenti, quello di Prove Multiple, che è stato disputato il 29 e 30 gennaio, e quello di Specialità disputato il 12 e 13 febbraio. Il diritto di accedere al Campionati Nazionale di Prove Multiple è stato ottenuto da Ivan Cacciari in virtù dei 3.266 punti, ottenuti lo scorso anno nel Pentathlon (100hs/alto/ lungo/giavellotto/1000), che superano abbondantemente il minimo di 3.100 punti richiesto dalla federazione (come risultato cadetti/2010). Ad Ancona Ivan, nel Pentathlon indoor (60hs/alto/lungo/peso/1000), ha conquistato un brillantissimo 21° posto, non male per una “matricola” 1° anno Allievi! Per Campionati Nazionali di Specialità c’erano a disposizione poche gare, per poter ottenere il minimo, ma sono state sufficienti per Ivan Cacciari e Marco Finessi per conquistare la possibilità di accedervi. Ivan ha ottenuto il minimo nei 60hs, nell’indoor di Modena del 22 gennaio, correndo la distanza in 8”76/100 (8 centesimi sotto il minimo richiesto di 8”84/100) mentre Marco ha ottenuto il minimo nel Salto triplo, durante l’indoor di Modena del 6 febbraio, saltando m 13,11 superando così il minimo richiesto di m 13,10. Nella manifestazione Nazionale di specialità, nel salto triplo Marco Finessi ha conquistato un eccellente 10° posto, migliorandosi nuovamente e chiudendo la gara con m13,17 (suo primato personale) mentre Ivan Cacciari ha probabilmente pagato la fatica dell’ultimo mese e mezzo (5 indoor disputate, di cui 2 a livello Nazionale, e una prova regionale di corsa campestre). Nonostante abbia impostato una buona partenza ha chiuso la sua gara dei 60hs al 32° posto con un “modesto” (si fa per dire!)  8”99/100. Credo comunque, al di là del risultato tecnico, che per i ragazzi la grande vittoria sia stata quella di aver ottenuto il diritto di partecipare ad un Campionato Italiano FIDAL già al 1° anno Allievi mentre per noi quella di averci portato Modena Atletica. Finita la stagione indoor ora si pensa all’attività outdoor con la “caccia ai minimi” per i Nazionali su pista e già dopo un paio di mesi di attività due atleti hanno ottenuto questo diritto: la nostra Allieva 1° anno, Alice Colombari, che il 20 febbraio 2011 a Forlì durante la 2ª Prova del Campionato invernale di lanci, nella specialità lancio del lancio del martello (kg 4) ha scagliato l’attrezzo a m 33,37 passando ben oltre il minimo di m 32.50 richiesto. Poi il “solito” Marco Finessi che, già con il minimo in tasca conquistato nel salto triplo i primi di febbraio, durante la manifestazione indoor di Modena del 26 febbraio si è aggiudicato la gara del Salto in lungo con m 6.33 ottenendo anche il minimo di specialità.  Come società vogliamo  congratularci con i ragazzi e ricordar loro che questo “privilegio” non è a disposizione di tutti, perché i minimi richiesti dalla FIDAL sono risultati tecnici di alto valore. Tanto per capirci: i minimi di ogni specialità vengono ricavati tenendo in considerazione il tempo/misura compreso fra il 15°~20° dalla graduatoria Nazionale dei migliori risultati ottenuti nell’anno precedente per cui… da qui il fatto che non siano alla portata di tutti! Sempre come società vogliamo far notare che i risultati ottenuti da questi ragazzi non sono il frutto di un chissà quale lavoro giornaliero ma bensì il risultato di lavoro normale, con sedute di allenamento di un’ora e mezzo per volta, per  tre volte alla settimana ma… cosa che ha permesso loro di raggiungere questi risultati, è l’impegno, la determinazione e la costanza con cui svolgono l’attività ma  soprattutto con lo spirito di divertirsi facendo atletica! Siamo sicuri che oltre a loro, prima della fine della stagione, anche qualche altro ragazzo riuscirà ad ottenere il famoso minimo perché vediamo che la costanza e l’impegno sono valori comuni a tutti a questi ragazzi/e.

 

Abbiamo speso parole ed elogi per questi giovani ma vi posso assicurare che lo spirito che accompagna anche gli altri atleti delle categorie superiori è da considerare uguale se non superiore supportato dal fatto che sono sostenuti da un nome che permette loro portare avanti una passione senza obblighi o vincoli di risultato e a dimostrazione di ciò vorrei invitarvi a fare una riflessione… se vi elenco una serie di risultati come: 12”36 nei 60hs, m 3,80 nel salto in lungo, m 8.57 nel lancio del peso,  m 1,27 nel salto in alto, 3’49”18 nei m 1000, credo che la prima cosa che ci viene in mente sia di risultati gara a livello giovanile ma se invece pensiamo che sono stati ottenuti da un “giovane” del 1949 allora credo che ci  facciano riflettere ed inneschino in noi un senso di stima e ammirazione! Ebbene si, questi sono i risultati ottenuti da Emilio Borghi, un atleta di Modena Atletica appartenente alla categoria Master (provenienza: Pol. Spilambertese), al Campionato Italiano Indoor Master 2011 disputato ad Ancona il 4-6 marzo2011. Questi risultati gli hanno permesso di classificarsi al 3° posto, con 2.608 punti, nella specialità del Pentathlon (Prove Multiple) e salire, a 61 anni, su un podio Nazionale. Grande soddisfazione quindi per Modena Atletica che, proprio con questo podio Nazionale, vuole rilanciare il messaggio: si può fare atletica divertendosi e che il divertimento non ha età!

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